Violenza Donne: serve un codice rosso Europeo

“La pandemia del Coronavirus si sovrappone a un’altra pandemia, più nascosta e velata, quella della violenza contro le donne. Una ricerca delle Nazioni Unite sostiene che con le restrizioni legate al Coronavirus le aggressioni, in particolare quelle domestiche, sono aumentate. Serve una reazione corale e unanime da parte delle Istituzioni europee e di tutti gli Stati membri, in scia con quanto di buono fatto in Italia. La Convenzione di Istanbul sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e alla violenza domestica va ratificata senza indugio. Il ritardo di sei Stati membri è inaccettabile. A Bulgaria, Repubblica Ceca, Ungheria, Lituania, Lettonia e Slovacchia diciamo: seguite l’esempio italiano, serve un Codice rosso europeo. L’Europa deve diventare uno spazio sicuro per le donne”, così in una nota Chiara Gemma, europarlamentare del Movimento 5 Stelle.

“La nuova legge italiana sul Codice Rosso ha introdotto nel codice penale 4 nuovi reati e prevede una corsia preferenziale riservata alle denunce per violenza di genere. La violenza contro le donne è un ostacolo alla costruzione di società inclusive e sostenibili. Se l’Europa vuole davvero essere modello nel mondo nella tutela dei diritti non può tollerare al suo interno Paesi che si comportano in modo così scellerato. Auspichiamo dunque che la strategia della Commissione europea sull’uguaglianza di genere 2020-2025 vada fino in fondo promuovendo azioni per prevenire e combattere forme specifiche di violenza di genere, per una più stringente applicazione di misure di conciliazione vita-lavoro e nuove misure di parità retributiva. È questa l’Europa che vogliamo”, conclude Gemma.

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